Politiche

Grande è il disordine sotto il cielo…

di Fabio Del Papa

La celebre frase di Mao riproposta oggi  assume un significato degno di qualche riflessione.

Se non fosse paradossale , tra i tanti motivi che abbiamo per dolerci dei disastri con i quali il virus ci obbliga a fare i conti , forse ce n’è uno , per il quale, alla bestia,  dobbiamo riconoscenza.

Ed è esattamente il velo finalmente dissolto con cui questo Stato e coloro che lo guidano  ha tentato di nascondere , di mistificare , di negare  la sua manifesta incapacità di garantire a tutti noi un futuro degno.

Ma non è tanto sulle contingenze , seppure gravissime, che quotidianamente conosciamo: la miseria delle polemiche politiche , le disfunzioni organizzative , l’inadeguatezza degli amministratori locali , ecc. ecc. che voglio richiamare l’attenzione dei lettori. No. Su questi squallori basta seguire i TG.

Ciò che mi interessa evidenziare è che QUESTA struttura politica e  amministrativa/gestionale e le relative infrastrutture tecnico-operative  ( norme , regolamenti ,burocrazia, assetti dei corpi istituzionali ) hanno dimostrato e , ahimè dimostreranno in futuro, la loro tragica inadeguatezza a regolare la cornice entro la quale  vivere.

Non è solo un discorso che vale per la Sanità , per la quale , ad ogni modo , sarà necessario riflettere sulle devastazioni indotte dall’estremismo liberista  ,ma si riferisce a tutta la “ catena di trasmissione” delle decisioni politiche e che , da ultimo , arriva alla nostra quotidianità.

I padroni del vapore sembrano aver scoperto solo oggi il valore del “ digital first”. Non è una battuta , ma la parola d’ordine contenuta in una analisi sulla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione commissionata un paio d’anni fa dalla Presidenza del Consiglio ad una Consulting internazionale.

Digitalizzare la PA non vuol dire aggiornarne l’automazione , ma ri-organizzarla  totalmente assumendo i paradigmi del digitale e dei cittadini  come “astri guida” per riprogettare processi inter e infra istituzionali.

Il virus allora ha messo davanti agli occhi di tutti quanto la nostra PA sia lontana da quegli obiettivi ,  a chiacchere tanto enfatizzati ma in realtà piu’ lontani che mai.

Non si tratta quindi dei buchi di qualche sistema informativo , ma di precise “ non scelte” che d’ora in poi saranno vieppiù manifeste e , speriamo , apriranno gli occhi a molti.

Il discorso è analogo per le regole cui dovranno attenersi le banche per l’erogazione delle agevolazioni decise. Qui se lo Stato non interviene con norme cogenti, superando le discrezionalità dei singoli istituti ed imponendo procedure snelle ( e peraltro super garantite ! ) e rigidamente temporizzate , rischiamo il tracollo.

Fortunatamente ( se non fosse tragico! ) anche sullo stato delle banche e dei loro protettori , politici o tecnici che siano , cresce la consapevolezza della gente , già peraltro notevole.

Grande è il disordine sotto il cielo…la situazione è eccellente?