Ruolo delle politiche pubbliche in Europa

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Le scelte di politica che devono essere compiute dai governi dovranno essere in sintonia con i processi di produzione delle economie della condivisione e della sostenibilità, della riprogettazione sociale e territoriale e delle nuove forme di libertà nell’era digitale. Le risorse pubbliche dovranno essere orientate alle nuove forme di produzione, di consumo di riorganizzazione delle reti di socialità che, attraverso la rete, i corpi sociali sperimentano in continuazione. I criteri di selezione delle risposte da dare alle crisi in atto dovranno rispettare i vincoli necessari a far avanzare le nuove forme e modalità del produrre e del consumare. L’orientamento dovrà rispondere alla possibilità di riorganizzare bisogni e necessità in funzione delle forme di riprogettazione del territorio e della cooperazione sociale. I soldi della collettività dovranno andare sempre più dal semplice sostegno del ciclo economico e degli apparati statali connessi, alla progettazione e al sostegno delle forme di produzione autorganizzata, delle filiere corte, della riduzione delle necessità di merci necessarie e dei rifiuti, nella possibilità di lavoro nel riciclo e nell’aggiustaggio, nella possibilità di riutilizzo creativo e nel recupero delle materie al termine del ciclo di vita.

Parallelamente occorre chiarire e prefigurare un nuovo modello d’intervento pubblico (nazionale e dell’Unione) nell’economia che partendo dalla critica a “ questo “ EURO e al concetto di PIL come unico parametro del benessere dei popoli , rappresenti l’orizzonte di riferimento di ogni forma di sperimentazione sociale.

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